Notizie del 3/2014
CONTINUA IL DIALOGO FRA ASSESSORE E MAGISTRATO | posted: 24/3/2014 at 12:15:48 |
Michele Del Gaudio ha sintetizzato le numerose osservazioni raccolte dopo l’intervista del 31 gennaio con l’assessore regionale Edoardo Cosenza: da Gente del Sarno a No alla Seconda Foce, No Vasche, Tofalo, PD Salerno, Mazzella, Milite, Ventre ed altri di seguito citati. - Innanzitutto grazie per la disponibilità ad incontrare, ascoltare, rispondere… Intanto però il tribunale amministrativo regionale ha sospeso i lavori e il presidente Caldoro è preoccupato! - Neanche io sono tranquillo. Nei prossimi giorni domanderemo al Tar l’anticipazione dell’udienza o ricorreremo subito al consiglio di stato. Il fiume e i suoi canali sono pericolosi: un’alluvione intensa potrebbe avere conseguenze dolorose. Voglio lasciare l’incarico con la coscienza totalmente pulita. Scriverò una lettera chiara al sindaco di Nocera Inferiore, e per conoscenza al capo della protezione civile Gabrielli, per essere certo che abbia un piano di emergenza che metta in sicurezza gli abitanti, altrimenti si assume una grave responsabilità. Mi sembra poi incauto opporsi alla parte su monitoraggio e depurazione. È come schierarsi contro la polizia e l’individuazione degli inquinatori! Pubblicheremo sul sito di Arcadis la nostra relazione ai comitati in modo che la nostra posizione sia cristallina. Anche se siamo “sospesi”… per rispetto dei cittadini che si sono attivati sono pronto per le sue domande. - Le fa onore. Cesarano afferma che nell’incontro con Arcadis, l'Agenzia regionale di Difesa del Suolo, ha avuto conferma che si tratta di una foce ex novo che avrà una portata continua di acqua. - Non lo è! - È uno scolmatore! Ma quanto è lungo, largo, alto, profondo…? - L’intero adeguamento è L lungo 4 km. All’inizio è l largo 6 m, p profondo 2,5, L 600, segue trapezio l 6, elementi scatolari 6x4, la nuova inalveazione L 900 m, l 8, h 2 e p tra 1 e 2,5, a cielo aperto e tombata, il tratto finale a trapezio aperto l m 8 al fondo. - D’Amato sostiene che, se si deviano le acque nella seconda foce, non sarebbe più sufficiente la portata per spingerle in mare, con conseguente formazione di sedimenti ben più massicci di quelli odierni. Occorrerebbe una portata non inferiore a 10÷12 metri cubi al secondo. - Verso la foce oggi non riescono ad arrivare più di 25-30 mc/s. Il GP (Grande Progetto) convoglierà 130 mc/s; ci sarà un surplus di portata di 35 mc/s di cui 10 inoltrati nuovamente verso la foce attuale. L’idea del Comitato invece è di dirigere verso il Bottaro la portata del Sarno (10-12 mc/s), incanalandola verso lo Stagnone, by-passando la foce attuale. Verificheremo, ma comporta una costante detrazione di portata. - I lavori dello scolmatore si potrebbero effettuare per ultimi? - Ogni piano idraulico va realizzato da valle a monte, per essere sicuri che le acque fluiscano in opere già pronte. Però il funzionamento a regime partirà solo dopo il completamento dei lavori a monte, compresi collettamento e depurazione. - Manzo del Cnr, considerata la situazione, scarta l'opzione zero. Ricorda che lo scolmatore di Pisa ha impedito l’esondazione dell’Arno e consiglia un comitato popolare che controlli attività, ditte, lavori… e continui dopo… perché senza cura ci si può ritrovare una discarica. - È una prevenzione fondamentale per evitare alluvioni ed esondazioni. La garanzia è assicurata dalla rete di monitoraggio. - È un altro libro dei sogni attraverso un altro carrozzone inutile? - È un apparato che potenzia ed integra l'attuale sistema di controllo delle acque. Pubblicheremo i dati sul web in modo che tutti possano verificarli. - L’inquinamento del Sarno risale agli anni 60, quando a Solofra nelle aziende conciarie si sostituì il tannino col cromo, e aumenta con lo sviluppo abitativo e dell’industria conserviera. Esiste una mappatura di scoli e scarichi illegali? Chi deve accertarli, e sorprendere gli stabilimenti mentre bloccano illecitamente i depuratori? Perché comuni, forze dell'ordine, magistratura sono innocui? - Durante i lavori idraulici, tutti quelli su fogne e depuratori saranno conclusi. L'eventuale inquinamento successivo sarà dovuto a scarichi abusivi. Le stazioni progettate ed i prelievi secondo protocolli stringenti consentiranno la compartimentazione delle zone e una agevole individuazione dei colpevoli. C’è bisogno di forti sinergie tra tutti gli enti competenti e tutti gli 800.000 abitanti del bacino: insieme dobbiamo stanare chi inquina e farlo punire in maniera esemplare. - E un tavolo unico con Arcadis, amministratori locali, cittadini ed esperti, che discuta, informi la popolazione e decida solo dopo? - Per gli enti avviene da tempo. Con i comitati ci stiamo riunendo da qualche settimana e stiamo analizzando alcune proposte che dovremmo accogliere. - Le vasche di laminazione, che riducono portata e velocità dell’acqua, comportano cementificazione e impermeabilizzazione dei suoli, nonché lo svincolo di 8 kmq che potrebbero divenire edificabili in un’area già eccessivamente urbanizzata. - Non è vero! Saranno realizzate interamente in terra ad eccezione di imbocco e scarico: il cemento sarà utilizzato solo dove la captazione è impossibile con terreno naturale. Il fondo resterà permeabile. Quanto al declassamento, il GP abbatte la pericolosità a parità di valore esposto: mette in sicurezza 5444 edifici e circa 43000 abitanti. - Ma si può stabilire subito che le aree attualmente in R3/R4 non saranno edificabili? Per legge in un'ampia fascia fluviale non si può costruire. Andrebbero addirittura demolite molte costruzioni e serre. Se possibile, lo farò certamente. Figuriamoci se voglio nuove costruzioni! - Distruggerebbero 60 ettari di suolo agricolo, pari a circa 98 campi di calcio. - Non determinano distruzione, ma rimodulazione con possibilità di colture stagionali. La superficie è sensibilmente inferiore agli 8 kmq. È possibile che un territorio sia più penalizzato, ma proprio a Nocera Inferiore gli allagamenti sono molto frequenti. - Creerebbero melma tossica con grave pericolo per la salute! - L’aumento della diluizione diminuire fortemente l’influenza delle sostanze disciolte. Lo stato attuale, con l’estrema variabilità dei punti di esondazione, anche per eventi pluviometrici piccoli e medi, determina una elevatissima concentrazione delle sostanza contenute nel fiume. - Con gli anni le acque inquinate raccolte potrebbero venire a contatto con la falda sottostante, contaminando l’acqua che finisce nei rubinetti di parte della comunità nocerina! - La rimozione dei sedimenti e l’adeguamento delle sponde miglioreranno nettamente il contesto: l’acqua rimarrà nelle vasche 6-7 ore; la permeabilità al massimo sarà pari al 2% con interessamento al limite di m 1 di terreno. Nessun danno alle falde! Peraltro sono favorevoli tutti i comuni, compreso Torre Annunziata, ad eccezione di Nocera Inferiore… - … che ha ottenuto la sospensiva! - È legittimo rivolgersi al giudice. - Per tutti la criticità si concentra a valle della confluenza dell’alveo comune nocerino. D’Amato propone uno sfioro alternato nel punto, con indirizzo nel controfosso sinistro delle portate di tempo asciutto e lo sfioro nel Sarno solo di quelle eccezionali. - Il gruppo di progettazione sta vagliando il suggerimento che potrebbe essere utile. - Potrebbero essere sufficienti interventi sull’esistente? anse, letto, vasca Cicalesi, chiuse borboniche, anche per navigabilità; riconvertendo il Conte di Sarno; conservando la pensilità del Bottaro; recuperando come foce lo Stagnone? - Sono in corso verifiche e simulazioni sulle indicazioni dei comitati. La Cicalesi già rientra nel GP. Lo Stagnone sarebbe comunque una seconda foce. Anche sulle chiuse e sulla navigabilità il discorso è complesso per i lamentati sedimenti e la velocità dell’acqua. - Per alcuni la riqualificazione con piste ciclabili distruggerebbe chilometri di argine naturale. - Il GP prevede soltanto l’adeguamento degli argini e si limita a non opporsi ai progetti presentati da molti comuni che le comprendono. - È vero che manca la Carta di Rischio Residuo per comprendere i pericoli successivi? - C’è nella presentazione alla Commissione Europea. - È vero che la Commissione VIA (Valutazione Impatto Ambientale) è composta dagli stessi soggetti proponenti il Progetto? La VIA è costituita da dirigenti della Regione. Arcadis non vi ha mai preso parte. - Mercolino vorrebbe ricostruire l’antica Pompei con porto e seconda foce navigabile con imbarcazioni d’epoca per i turisti, Marco Mazzella un’area protetta con sentieri, percorsi ciclopedonali, visite guidate, corsi di educazione ambientale, un’area umida per canottaggio, sky-surf, wind-surf, pesca agonistica, gare di modellistica. - Sono proposte che non ho mai sentito. Tutte le istanze provenienti dai tecnici comunali sono state prese in considerazione. - Secondo Lei il fiume è molto meno inquinato. Potrebbe fornirci i dati del 1975, 1995, 2002 in poi? - Sono sul sito di Arcadis. Mi riservo di organizzarli in maniera sintetica e comprensibile. - Come saranno rimossi e smaltiti i sedimenti fluviali? - Con le tecniche tipiche del dragaggio in alveo e secondo le prescrizioni del VIA. Lo smaltimento avverrà in siti di stoccaggio e trattamento già esistenti ed autorizzati. - Legambiente segnala la violazione delle Direttive Europee 2000/60 sull’ambiente e 2007/60 sulle alluvioni, delle norme sulla partecipazione e sulla Rete Ecologica Regionale. - La risposta è sul sito di Arcadis. Sono state applicate leggi, e regolamenti. Il progetto è sul sito, completo ed a stralci. - Alla luce delle tante proteste, si può chiedere all’UE una proroga per il finanziamento, senza perderlo, o il suo rinvio in modo da riarticolare il GP? - Impossibile. Si può solo ritirare, destinando i fondi alla difesa del suolo in altre località. Ma sarebbe assurdo dopo l’approvazione delle commissioni politiche regionali e concorrenza e direzione generale ambiente di Bruxelles. - Comunque come procede il disinquinamento? Stiamo attuando gli interventi finanziati a dicembre, come a Scafati. Sono fruibili € 1.500.000 per la rete fognaria di Poggiomarino, in aggiunta a quelle di Torre e Boscotrecase. C’è la gara per vasca Cicalesi per € 5.300.000. L'inquinamento della Salera è stato risolto al 70% e si provvederà a breve per gli altri scarichi. - È sicuro che tutto andrà bene? Sono ancora tante le critiche! - Spero di aver risposto a tutte. Ribadisco che, conclusi i lavori idraulici e di disinquinamento, la colpa sarà solo dei cittadini che delinquono o non denunciano e delle autorità che non controllano. Chiedo aiuto a tutti. In totale investiamo 400 milioni: accanto ai 200 del GP ve ne sono 190 per il disinquinamento, di cui 150 non utilizzati dal commissario e 40 recentemente sbloccati dalla Regione. - È sempre disponibile a dibattiti pubblici? Sì! In tutta sincerità credo che il GP sia il migliore possibile. È il frutto di dieci anni di analisi e confronti del fior fiore dei professori e professionisti di costruzioni idrauliche. Garantisco il 100% della buona fede dell'intero staff.
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Il Sarno e la Costituzione | posted: 20/3/2014 at 15:59:24 |
Oggi ho passeggiato sulla litoranea per godermi il primo sole di primavera e ho incontrato la Costituzione. Mi ha detto che è felice perché nella vicenda del fiume, grazie alla collettività, si stanno applicando tanti suoi articoli. “La sovranità appartiene al popolo” (Articolo 1, comma 2), che però spesso dimentica di averla. Per fortuna questa volta si è svegliato. E non ha solo protestato banalmente, ho presentato critiche costruttive, studi, proposte, progetti alternativi, incarnando la democrazia partecipativa (Art. 1, c. 1: L’Italia è una Repubblica democratica; 3 c. 2: effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese). Con la loro azione i cittadini hanno esercitato alcuni diritti definiti inviolabili dall’art. 2. Hanno chiesto la tutela della salute, messa in pericolo dall’inquinamento e forse dalle opere idrauliche (Art. 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività), e dell’ambiente (Art. 9: tutela il paesaggio). Si sono avvalsi degli articoli 17 (diritto di riunirsi pacificamente) e 18 (di associarsi liberamente). Le loro argomentazioni sono state riportate da giornali, tv, internet, in attuazione di un’altra norma (Art. 21: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione). Hanno avuto la forza di arrivare fino all’autorità competente, l’assessore regionale ((Art. 117: Sono materie di legislazione concorrente: tutela della salute; protezione civile; governo del territorio; valorizzazione dei beni ambientali. Art. 131: Sono costituite le seguenti Regioni:… Campania. Art. 121: Sono organi della Regione: il Consiglio, la Giunta e il suo Presidente. La Giunta è l’organo esecutivo. Art. 122: Il Presidente… nomina… i componenti della Giunta). Il professor Edoardo Cosenza si è dimostrato perbene ed aperto: ha organizzato un tavolo tecnico tra i suoi collaboratori e i comitati civici, li ha ascoltati, ha già accolto alcune loro proposte, per altre è in attesa di approfondimenti e simulazioni di intervento (Art. 98: I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione. Art. 54: hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore. Art. 97: in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione). Questi coraggiosi buontemponi non si sono però accontentati e si sono rivolti al Tar, il tribunale amministrativo regionale, sparando un’altra cartuccia, prevista dagli articoli 24 (Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi) e 113 (Contro gli atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela giurisdizionale.). E hanno azzeccato pure il giudice, che ha sospeso il progetto (Art. 101: La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge. Art. 103: gli organi di giustizia amministrativa hanno giurisdizione per la tutela nei confronti della pubblica amministrazione. Art. 104: La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente. Art. 111. Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata. Tutti i provvedimenti giurisdizionali devono essere motivati. Art. 125: Nella Regione sono istituiti organi di giustizia amministrativa di primo grado). Dai loro documenti traspaiano altre norme: l’art. 41: L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana; il 42: La proprietà è pubblica o privata… e garantita dalla legge, che ne determina… i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale… può essere… salvo indennizzo, espropriata per motivi d’interesse generale; il 44: la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata… promuove ed impone la bonifica delle terre. Non penso che la gente del Sarno conosca così bene la Costituzione, sono più propenso a credere che la Costituzione sia in noi anche se non l’abbiamo mai letta, perché contiene i principi che uniscono il popolo italiano, come la tutela della salute, e gli strumenti per realizzarli, come il parlamento, la magistratura, le regioni… Anche se è essenziale leggerla e studiarla fin dalla scuola primaria. Non ci resta che attendere la decisione nel merito del Tar, di eventuali impugnazioni, dell’assessore che la prossima settimana dovrebbe rispondere alla seconda serie di domande raccolte e forse accettare qualche altro suggerimento del popolo. Però, se incontro qualcuno che sostiene che la democrazia non esiste e non cambia mai nulla, gli urlo con ferma dolcezza: Tu puoi cambiare il mondo! Sì… un po’… solo un po’… ma un po’ più un po’ più un po’… fanno un fiume… e il fiume scorre fino al mare… e realizza un sogno… e dà un senso alla tua vita…
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Scioglimento Consiglio Comunale | posted: 6/3/2014 at 15:18:11 |
ESPOSTO Al Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata Oggetto: scioglimento consiglio comunale Torre Annunziata per condizionamento camorristico. Ill.mo Signor Procuratore, il 04-08-2011 ho avanzato istanza in tal senso al prefetto di Napoli, il quale ha subito interessato le forze dell’ordine per “ogni utile necessario approfondimento”. Si sono poi aggiunte altre vicende anche dopo le elezioni del 2012, tanto che il ministro dell’Interno il 14-03-2013 ha delegato il prefetto ad esercitare i poteri di accesso ed accertamento di cui al DL 629/1982. Questi il 27-03 ha nominato la commissione, che il 01-08 ha presentato il suo resoconto, consentendogli il 05-09 di relazionare al ministro, il quale il 07-11-2013 ha decretato la conclusione del procedimento per insussistenza dei presupposti dell’art. 143, c. 2, del Dl 267/2000. Il 15-11-2013 il quotidiano Metropolis ed il settimanale TorreSette hanno pubblicato la notizia, mettendo in evidenza però che i commissari si erano espressi per l’epilogo dell’organo assembleare. Il 04-03-2014 Metropolis ha riferito che il sindaco ha ricevuto dalla prefettura due elenchi, uno da comunicare ai consiglieri, uno da tenere segreto, contenenti prescrizioni, raccomandazioni, consigli. Quello pubblico riguarda i mancati abbattimenti degli abusi edilizi e i lavori di piazza San Luigi nel rione carceri, feudo del clan Gionta. Senza scomodare la discrezionalità delle autorità competenti, ben diversa dall’arbitrio, sorge il dubbio di divergenze fra relazione commissariale, prefettizia e decreto ministeriale, privo di motivazione, rimessa al richiamo all’atto del prefetto, i cui recenti precetti avvalorano proprio l’ipotesi della posizione sfavorevole da parte dei funzionari. Se fosse vero, il prefetto li avrebbe smentiti, sicuramente avvalendosi di ulteriori ed antitetiche indagini, allegate al suo rapporto al dicastero. Se invece non avesse compiuto altre verifiche, avrebbe dedotto l’inverso dagli atti della commissione. Se infine vi si fosse uniformato, optando per lo scioglimento, il ministro o si sarebbe basato su dati in suo possesso differenti da quelli dei commissari, oppure avrebbe deciso in contrasto con gli elaborati prefettizi, pur richiamandoli, senza contraddirli, nel suo provvedimento. Forse sono solo fantasie, ma sarebbe giusto vanificarle secondo le regole della democrazia. L’interrogativo è preoccupante: il nostro consiglio comunale è condizionato dalla camorra? Dico “è” perché il consesso è sempre lo stesso. Il cambiamento della giunta non può sanare una eventuale, costante e documentata, dipendenza mafiosa. Né può la sostituzione di un assessore assolvere una pressoché intera classe politica. Fra l’altro la prefettura non sembra convinta dell’assenza della piovra, tanto che ha sollecitato pubblicamente provvedimenti di chiaro significato anticamorristico e ne ha custodito altri nella “tasca” del sindaco. Anche questo aspetto è inquietante. Perché segreti? Per ragioni istruttorie? Tanto sconvolgenti da tenere nascosti all’opinione pubblica? C’è comunque un conflitto fra istituzioni? Sono stati commessi illeciti? Io come cittadino ho il diritto di sapere in modo trasparente se la mia città è amministrata dalla camorra e se il relativo iter procedurale è penalmente macchiato. Ecco perché CHIEDO di accertare gli eventuali reati e punire i colpevoli acquisendo il materiale probatorio, che non può essere negato alla magistratura, salvo l’opposizione del segreto di Stato, apparentemente improponibile nel caso di specie. Torre Annunziata, 6 marzo 2014, michele del gaudio
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