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Notizie del 5/3/2022
Candida Morvillo posted: 5/3/2022 at 13:07:29
il 5 marzo 2022 compie 48 anni
Nasce a Sorrento nel 1974. Ci riconosciamo senza bisogno di un incontro. Quando le umanità viaggiano gemelle basta anche un bagliore immateriale. È alla presentazione del mio volumetto “La toga strappata” nel 1992. È studentessa, ma con convinzioni chiare su idealità e futuro. Con altre ragazze e ragazzi della costiera viene a trovarmi per dialogare sulla Costituzione, amica intima per me e per loro. Rimaniamo in contatto anche quando emigra per sognare. È giornalista! Al Corriere della Sera, al Corriere del Mezzogiorno, al Gruppo Editoriale RCS, a www.iodonna.it, ad A, Vanity Fair, Oggi, Il Mattino; dirige Novella 2000 dal 2008 al 2011. Pubblica “La Repubblica delle veline”, Rizzoli, 2004; “Le stelle non sono lontane”, Bompiani, 2014; “La signora dei segreti - il romanzo di Maria Angiolillo”, con Bruno Vespa, Rizzoli 2016. Nel 2006 vince il premio Internazionale Ischia di Giornalismo. In tv è in Cronache marziane di Italia 1, in Telenovella su Sky, su Rai1 è nella giuria di Miss Italia 2012 ed in Mission nel 2013, su Rai 3 in Glob nel 2014. È frequentemente invitata come opinionista nei più seguiti talk show.
Vivo assieme alla “Milanese di Sorrento” momenti emozionanti come relatore al convegno su “Le stelle non sono lontane”, in cui mi rivolge parole così autentiche ed affettuose da farmi vagire d’amore. Ecco una sintesi del mio intervento, che conserva una pregnante attualità:
La Costituzione è Candida
Non sono un letterato. Sono stato magistrato e deputato, mestieri lontani dalla letteratura, anche se possono presentare profili di interesse letterario o saggistico; sicuramente sono molto legati alla Costituzione. Offro allora una versione di lettura ancorata alla mia grande Amica. Anzi affido a Candida il ruolo della Costituzione: Amiche per sempre!
Il percorso è parecchio accidentato! Le violazioni sgorgano dai capitoli, dai righi, dai singoli vocaboli: sono talmente fitte da non consentire un calcolo. Però i protagonisti nel finale applicano la Costituzione, applicano Candida, i suoi valori essenziali, il suo cuore: il diritto alla vita!
La Cost/Candida pone al centro la persona! Non l’uomo, oppure l’uomo e la donna. La persona li raccoglie insieme e senza priorità. Viene prima di tutto! della legge, del governo, del giudice, del poliziotto, del preside, del genitore… E ha il diritto all’incolumità fisica e spirituale, ma anche al pieno sviluppo della sua personalità. Implicitamente la Cost/Candida garantisce il diritto alla felicità, che la costituzione americana tutela esplicitamente.
Astrid e Giangi comprendono che hanno assunto modi di pensare e di agire che negano il loro diritto alla vita, perché impediscono la completa realizzazione delle loro specificità, annientano i loro sentimenti, le ispirazioni, le propensioni anche sessuali… la loro natura, insomma… e disintegrano la verità, costringendoli alla falsità costante, minuto per minuto, quasi come la storica trasmissione radiofonica: “Sandro Ciotti dall’Olimpico. Temperatura glaciale, pubblico gelido, arbitro algido. Al 10° Astrid, nuda sui tacchi a spillo, recita l’amore per Giangi pur amandolo sinceramente… Al 39° contesta per la punizione non concessa… Al 70° si accontenta dello zero a zero… Giangi è impalpabile, gioca in difesa l’intera partita, con la libidine altrove: a una gara di box maschile fra lui e un energumeno tatuato... Non siamo in grado di trasmettere l’intervista agli atleti: sono andati via tenendosi per mano”.
Candida/Cost favorisce l’essere, osteggia il dover essere! Impone allo Stato/società di rimuovere gli ostacoli che lo reprimono. Se un ragazzo fallisce, è anche colpa sua, ma ancora di più nostra, della famiglia, della scuola, delle istituzioni, che non sono riuscite a spianargli la strada, magari volendolo ingegnere invece che scrittore, definendolo ragazzo a rischio invece di accoglierlo, inibendogli l’accesso all’università con le norme incostituzionali sul numero chiuso.
Candida ama Giangi con la sua omosessualità, Astrid col suo desiderio di raccontare storie. È lì con loro, quando optano per l’infanzia e rinnegano l’adultità, che li ha resi falsi per la paura di essere veri, e lo Stato/società, che non ha saputo eliminare i muri che imprigionano le indoli.
Candida ci implora di tornare bambini per ricominciare a vivere. Astrid si rinnova in Carmela, Giangi nella principessa che sognava, riassaporano la soffice freschezza dell’erba di un prato e si incamminano lasciando dietro soldi, successo, potere… ormai un puntino lontano. La verità/felicità è nella semplicità: non esiste una grande cosa più grande di una piccola cosa, mentre c’è sempre uno spazio di integrità in un mondo ingiusto, anche moralmente e socialmente femminicida e omosessuocida.
Quanti articoli della Candida Costituzione intersecano le vicende narrate! Ne ho contato più di trenta: 1, 2, 3, 4, 9, 11, 13, 21, 23, 24, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 35, 37, 38, 41, 48, 49, 53, 54, 97, 98, 101, 104, 107, 111, 112. Cito solo il diritto al lavoro del padre di Carmela, quello all’ambiente del “porto insabbiato”, quello di Bea ad avere una madre, ad avere paura di essere madre, ad essere tutelata come madre, il suo diritto di morire, i tanti diritti del figlio Lorenzo.
I principi della Costituzione/Candida sono delle stelle comete, come quelle dei magi: non arriveranno mai sulla Terra, ma seguirle ci aiuta a vivere meglio, ad avere il coraggio di osare, di cambiare, di costruire “insieme”.
Grazie, Costituzione, grazie, Candida!
michi del gaudio

Federico Battagliaposted: 5/3/2022 at 15:28:05
l’angelo di giovani e migranti
compie 40 anni il 5 marzo 2022
Trascorre infanzia, adolescenza, giovinezza a Torre del Greco, dove il Tirreno meridionale abitualmente riflette nei dettagli le tinte del cielo e ne spiattella i sentimenti come il più subdolo delatore; perché biasima il litorale muto, appartato, piatto, spento e lo randella tutti i giorni per stimolarne la voce, l’amicizia, l’originalità, la vitalità; in quell’epoca però mare, cielo e terra fanno squadra: stuzzicante speranza del fato.
E, mentre studia materie scientifiche, così intime della fede, è invaso da una vocazione che lo porta all’ordinazione sacerdotale il 15 maggio 2011 con in tasca il Vangelo come insegnamento originario, non imprigionato dal potere ecclesiale, e non solo teorico, ma da praticare per strada fra predilette e prediletti di Gesù.
Il 30 novembre 2016 è parroco di Sant’Antonio a Trecase.
“Quando… lo videro arrivare… con l’auricolare bluetooth e l’immancabile chitarra… i più anziani si domandarono se quel “prete ragazzino” fosse in grado… in poco meno di tre anni… laureato in ingegneria informatica e musicista provetto, è riuscito a superare l’iniziale diffidenza e ad imporre la sua visione della parrocchia come punto di riferimento, porto sempre aperto per giovani, diseredati ed immigrati in cerca di integrazione. E così, a suggellare il buon lavoro svolto, è arrivata la nomina a Direttore della Pastorale Giovanile della Diocesi di Napoli (1° giugno 2019)… don pasquale incoronato, attraverso un post su Facebook: “Che questo nuovo ministero… ti possa giovare per diventare santo…” (dall’Archivio di Carmine Alboretti).
Federico è anche stato vicario nella parrocchia di Santa Maria del Popolo a Torre del Greco, direttore del Coro Giovani del Servizio di Pastorale Giovanile della diocesi di Napoli, nell'équipe diocesana per il Servizio di Pastorale Giovanile, membro della Commissione diocesana per il Sinodo dei Vescovi su giovani, fede e discernimento vocazionale.
Il gemellaggio autentico e senza riserve mentali o religiose con ragazze, ragazzi, migranti istintivamente ritmati, sfocia nell’immensità spirituale, cantata e ballata dall’oceano MigrAngels, la band italo-migrante, che naviga onde variopinte di carnagioni e saperi. È un’orchestra con i suoi ottoni, corde, bacchette, tamburi, genti vestite uguali per suoni diversi e uno che si sbraccia per farli partorire. Infondono allegria i piatti e la grancassa, silenziosi, in attesa, sempre pronti, per il loro secondo, il loro minuto, il loro exploit. Chi ci mette l'intelligenza del distratto, chi l'attenzione della studiosa, la calma del malaticcio, la precisione della lentezza, la fantasia dell'artista, Fede la volontà dell'organizzatore. È come una classe, una team di calcio, una scuola: è la MigrAngels Band! Forma donne e uomini, compone i tasselli di ciascuna identità personale e sociale, costruisce negli anni capacità di opinioni, di scelte, di tenuta psicologica, nei momenti normali, dolorosi, di esaltazione: anche quando le cose vanno troppo bene si sbaglia. Mentre ci si scambia pelle, divertimento, amore.
Federico promuove ed ospita il meglio associazionismo del territorio, quello culturale di Logos di Lina Lupoli e Gigi Trapani; quello ambientale della Comunità Laudato Si'-Vesuvio, gruppo spontaneo sull'enciclica di papa Francesco; e recentissimamente gli studi di Volwer Social Radio Tv, sogno di Carmine Alboretti, che osserva dal drone infinito e dagli occhi del figlio Franceschino. Grazie a Raffaele Perrotta e all’associazione giornalisti vesuviani, sostenuta con fede da Fede.
Che, a piedi nudi allegri attraversa con entusiasmo bambino cocci di vetro roventi, anestetizzato dalla convinta ricerca di coloro che trascorrono le notti senza sogni, ma non disperano di incontrare un messaggero in candore; e guadagna la riva, e rinfresca i piedi, e, se balla sulle onde del mare, siamo tutte, tutti lì a guardare.
Assieme al Vesuvio, che dal mare è simile ad una madre che abbraccia il golfo: entrambi universali. Il vulcano gli piace soprattutto quando la notte tramonta nell’alba, innevato fino alle pendici, e la bocca, è appena turbata dal bacio sottile dei primi raggi del sole... e al crepuscolo con la luce naturale che muore e quella artificiale che nasce.
michi del gaudio



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