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Notizie del 11/2020
Giornata contro la violenza di genereposted: 25/11/2020 at 13:01:55
L’Onu istituisce la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne nel 1999 per il giorno 25 novembre di ogni anno, in ricordo del sacrificio delle sorelle Mirabal, uccise dagli agenti del dittatore Trujillo in Repubblica Dominicana.
La Costituzione, all’articolo 3, afferma: “Tutti i cittadini… sono eguali senza distinzione di sesso…”.
La mia idea della donna è l’amore. Sì, avverto il sussulto dell’amore di mia madre, di mia nonna, di mia moglie… Se fossi uno scultore e mi commissionassero una statua sulla nonviolenza, scolpirei una donna! Perché è l’opposto della violenza! Purtroppo però per millenni è stata il suo bersaglio preferito: in casa, al lavoro, nei rapporti sociali. Perdonateci, donne, perdonateci tutti!
Se vogliamo combattere questa turpitudine, occorre un capovolgimento culturale e giuridico, in cui il soggetto, la “soggetta”, è la donna, la persona, con i suoi diritti inviolabili, con la sua “bellezza” e la sua specificità, non l’uomo, che tenta di “sfregiarla” con le sue condotte ignobili.
Nel mio piccolo ho deciso da alcuni anni di usare il femminile anche per vocaboli che non lo prevedono: sindaca, capitana… soggetta; e di inserire sempre il femminile accanto al maschile, anzi prima: studentesse e studenti, adulte e adulti, tutte e tutti, altre e altri… È solo una goccia, ma aiuta a diffondere una mentalità paritaria. Perché non lo fate anche voi? Le gocce potrebbero formare un fiume!

Lello vittima innocenteposted: 23/11/2020 at 13:04:49
Caro Lello,
non so che esisti, ma il 23 novembre 1996 ti conosco… quando vieni ucciso dalla camorra… perché rifiuti di pagare il pizzo… consapevole della condanna al patibolo da parte dell’ingiustizia organizzata.
Il mio maestro Antonino Caponnetto sente di venirti ad abbracciare al funerale.
La mia mente sobbalza al pensiero di un romanzo di Erich Maria Remarque, divorato durante l’adolescenza. Racconta di un soldato tedesco che, durante la seconda guerra mondiale, spira al fronte nell’indifferenza: quel giorno il Bollettino di Guerra recita: “Niente di nuovo sul Fronte Occidentale”.
Anche il tuo sacrificio passa inosservato: “Niente di nuovo in provincia di Napoli”.
Poi nasce, cresce, si moltiplica l’antimafia sociale torrese, nell’ambito di quella nazionale, in particolare fra ragazze e ragazzi, e ogni giorno, ogni 23 novembre, il Bollettino di Pace riporta: “Lello Pastore è vivo nonostante la morte”.
Caro Lello, ti abbraccio forte forte, come fanno bambine e bambini, e ti tengo stretto stretto al suolo terreno, assieme a tua moglie Bea, ai tuoi figli Salvatore e Giuseppe, ormai grandi, che continuano a testimoniare, assieme ad un mare di persone.

Salvatore Prisco… è un’istituzione!posted: 21/11/2020 at 13:08:06
Salvatore Prisco… è un’istituzione!
Tutte tutti lo conoscono!
È una personalità poliedrica e accattivante, creativa e fantasiosa.
È cortese, affabile, dialoga con chiunque, umile o potente, offre e riceve, trasmette allegria con battute ed ironia… e cultura… popolare e letteraria, insegue politica ed impegno sociale come quando fonda nel quartiere Provolera “La storia siamo noi”.
È apprezzatissimo docente universitario e avvocato, preparato, disponibile, leale.
I suoi scritti propongono tesi giuridiche raffinate e ricche di valori, ma il linguaggio tecnico apre ampi margini di comprensione ai profani.
Per comprenderlo a pieno va inserito nello stupendo puzzle della sua famiglia.
La mamma Rachele, baronessa che nasconde con riservatezza il suo titolo, è l’incarnazione dell’angelo della casa: la governa e protegge con dolcezza ma, quando è necessario, anche con fermezza. Ama ed è amata. Puntuale organizzatrice di ricevimenti, si sublima nell’onomastico del suo Peppino, quando centinaia di zeppole vagano fra saloni e vetrate assieme a Michele, lo scrittore, sua moglie Sara, le figlie Annella e Caterina.
E siamo appunto al papà, l’avvocato, tanto stimato da ricoprire la carica di pretore onorario. Sono praticante nel suo studio per tre anni, assieme a Salvatore, ma con mio immenso piacere sono accolto come un familiare e cresco umanamente e professionalmente.
Enrico, troppo presto partito per la vita eterna, è il fratello minore di Salvatore e sente il peso delle autorevoli individualità che lo circondano: lo zio celebre, il padre noto avvocato, il fratello giovane professore. Ma si ritaglia uno spazio prestigioso come pediatra e come padre di Rachy, che purtroppo può coccolare per un tempo esiguo. Un signore, un gentlemen, disponibile e buono senza limiti.
Carla è la moglie di Salvatore e lo accompagna dai banchi di scuola. Il loro è un rapporto uniforme, intenso, unito in un clima intellettuale condito da simpatici sarcasmi reciproci.
Giuseppe, il figlio, è un ragazzo meraviglioso, fine giurista, ma anche molto altro: è ad esempio leader mondiale di post videomusicali attraverso lo scratch, una tecnica che si serve della manipolazione ritmica di un disco in vinile, mentre gira, per creare una serie di suoni.
Salvatore è figlio, fratello, nipote, marito, padre, zio… ma per me è una delle migliori persone che ho conosciuto e uno dei migliori amici che ho.
Sicuramente questo profilo pecca per difetto, ma è quello che la mente e il cuore suggeriscono in questo momento.

Giornata dell'infanzia e dell'adolescenza posted: 20/11/2020 at 13:10:39
Celebra la data in cui l’Assemblea Generale della Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione Universale dei Diritti del fanciullo, revisionata sempre un 20 novembre ma del 1989 come Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
"solo chi sa ascoltare i bambini
può comprendere la profondità del vivere”

Ricordo di Michele Priscoposted: 19/11/2020 at 13:13:07
il 19 novembre 2003 muta la sua vita lasciando quella terrena.
… una strada, un giardino, una scuola, una biblioteca, una pineta...
La mitezza della letteratura, che non disdegna vicende complesse di cruda realtà.
Il professor Salvatore Prisco, suo nipote, in una conferenza dello zio, con acume definisce la sua opera sentimentale senza sentimentalismo.
Torre dovrebbe intitolargli un Corso, depennando i nomi di re autoritari o fuggiaschi!



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