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Notizie del 4/2019
29 BRICIOLE DI COSTITUZIONEposted: 17/4/2019 at 15:31:05
29a Puntata 17-4-19
La religione
“Art. 8, Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere… - Art. 19, Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa”.
Ho scritto una lettera al Papa. Mi ha risposto.
Caro Francesco,
ti sei posato sul Tevere come un’aquila dolce, giusta, generosa, hai salutato con la serenità di una chioccia che cova il futuro, stai nuotando come un delfino che attraversa le onde e sguscia fra i pescecani.
Ti aspettavo, Francesco, ti aspettavamo in tanti… Credo fermamente in Gesù e nel suo insegnamento, cerco di praticarlo tutti i giorni, ma sono incapace di ammettere che Gesù sia Dio. Eppure credo! E voglio avere la fede! Ma non ci riesco. Si può credere senza fede?
Sarebbe più facile se il clero attuasse il Vangelo, se Dio non permettesse angherie, discriminazioni, barbarie… non facesse morire i bambini…
Mi hai stupito subito. Ho spalancato porte impazienti e finestre. Sono certo che ci riporterai al reale pensiero di Gesù, spogliandolo delle forzature ecclesiali che lo hanno reso una dottrina troppo spesso utilizzata per gli interessi dei forti contro i diritti dei deboli.
Fin da piccolo sto istintivamente col più sfortunato. E il Vangelo e la Costituzione italiana stanno coi più fragili. Sono due testi fatti per intendersi.
Solo quando non ci saranno deboli e forti il mondo si trasformerà nel “regno dei cieli”, spumeggiante di giustizia sociale, equa distribuzione delle risorse, negazione di qualunque tipologia di esclusione, esistenza soddisfacente per tutti, strutture sanitarie adeguate, istituti di pena civili… “… ho avuto fame e mi avete dato da mangiare… (Matteo, 25:35-36)”.
Ed in questa evoluzione un cattolicesimo, interprete leale ed energico della Parola, può suscitare un amore attivo in grado di sradicare ogni tipo di sopruso e fondere indissolubilmente il fine spirituale con la prevenzione, la denuncia, l’azione.
Tu sei un Papa “nuovo”, non per banali informalità, ma perché dai sostanza alla forma… o meglio all’antiforma. Ti sei subito inchinato all’umanità e sei intervenuto sulle nefandezze non solo della Chiesa. Non è un percorso facile, ed è anche pericoloso. Temo che sopraggiungano gli attacchi dei poteri forti internazionali, italiani, ecclesiali.
Ho paura che ti ammazzino!
Sono convinto che ti dedicherai ai bambini, agli adolescenti, ai giovani, come Papa Giovanni XXIII.
Avrei voluto che non lo facessi santo! Che proclamassi Angelo Roncalli modello da imitare per il suo magistero e il suo riformismo ancorato alla Verità. Almeno lo hai elevato alla santità, non per i miracoli, ma per le virtù. Perché un santo deve fare i miracoli? Forse i santi sono proprio quelli che riescono ad essere umani fino in fondo!
Per Gesù, e per la Costituzione, la persona viene prima di tutto, anche delle leggi. Allora sarebbe opportuno trasmettere ai ragazzi il fascino dei diritti e solo dopo far riscontrare la necessità del rispetto dei doveri: per vivere bene tutti! Monologhi intrisi di obblighi e punizioni aumentano la loro parte peggiore… Non possono essere convocati dall’istituzione che intima una serie di norme totalmente disapplicate nei luoghi in cui risiedono! L’effetto è il rifiuto di un mondo sconosciuto. Serve un’istruzione che non offra il pacchetto tutto compreso da prendere o lasciare, ma li includa, li cerchi. L’egoismo, la rabbia, la sopraffazione, la malavita sono in ogni angolo… La famiglia, i docenti, i sacerdoti devono essere lì in quel preciso momento, nell’attimo della scelta fra la cittadinanza e la distruttività… o addirittura la criminalità. Occorrono insegnanti preparati anche in pedagogia, psicologia, comunicazione, legalità, Costituzione…, veri e propri pool di maestri di strada che vadano a scovare i minori a rischio, missionari antinichilismo che operino in mezzo ai teenager, senza pretendere che frequentino la scuola o l’oratorio.
Vangelo e Costituzione non si limitano ad elencare principi e lodevoli iniziative individuali, propongono un programma da realizzare fra gli oceani!
Caro Francesco, per circa un trentennio ho pronunciato sentenze, per alcuni anni ho contribuito ad approvare leggi, ma il mio organismo non ha tollerato i ritmi massacranti che gli ho imposto, e la salute è inciampata. Quel poco che mi rimane lo sto consacrando al dialogo con studentesse e studenti e a digitare frasi sul computer. La sofferenza però mi ha fatto un dono: ha zittito il giudicare e ha rigenerato la voglia di amare.
Non so se Gesù è Dio, ma so che ho scritto questa lettera pensando a Lui.
Con tenerezza,
michi

Briciole di Costituzione è un percorso di diffusione dei valori fondanti della Costituzione attraverso brevi commenti, che pubblico ogni mercoledì dal 3-10-18. È rivolto a ragazze e ragazzi di tutte le età. Se siete interessati iscrivetevi al “Gruppo Facebook Briciole di Costituzione” oppure comunicatemi l’iscrizione alla mailinglist. Vi sarei grato se aderiste all’iniziativa e la diffondeste nei vostri diari, blog, siti, giornali, tv.

28 BRICIOLE DI COSTITUZIONEposted: 10/4/2019 at 17:06:01
28a Puntata 10-4-19
Nessuna/o è straniera/o
“Art. 10, La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità… dei trattati internazionali. Lo straniero… ha diritto d’asilo…”.
Sul molo scuro riverberava il sole appena nato; lo fissavo in attesa del vaporetto per Capri. Pochi passeggeri: qualche turista, lavoratori, extracomunitari ornati di cianfrusaglie da vendere in piazzetta. Riconoscevo, nei loro lineamenti bruni, i miei zii, che, quand’ero bambino, dalle stesse banchine partivano per l’America in cerca di occupazione.
Un tizio infastidì il nigeriano con la bancarella:
- E non dimenticare che sei ospite! Noi ci limitiamo a tollerarti e devi dire grazie!
- Io invece non tollero nessuno, - rispose l’ ”ospite” - perché non pretendo di giudicare gli altri dall’alto della mia verità. Le idee sono tutte sullo stesso piano, così la pelle che ci ricopre, il rapporto con Dio o con il Big-Bang. Se tollero, dò per scontato di essere migliore di chi tollero.
Kaled è ingegnere e vende accendini in una terra ostile!
Ecco perché la mia casa ha la porta sempre aperta!
Non siamo solo italiani ma anche europei e ancor più donne e uomini che dimorano insieme su un pianeta.
L’immigrazione non è una grana altrui, ma incombenza fraterna di tutti. Per noi è addirittura più facile, da emigranti siamo diventati paese d’immigrati. Se non fossimo accoglienti, sessant’anni ci sarebbero serviti solo per passare da oppressi ad oppressori.
Siamo in tanti a credere che quello attuale non è l’unico mondo possibile!
Anche l’analisi della storia dimostra l’avanzamento della civiltà in tutti i campi; magari lento, diverso da luogo a luogo, con squilibri fra l’uno e l’altro, ma costante. La scienza è passata dalla ruota all’astronave. In economia gli operai stanno meglio di quelli d’inizio Novecento, costretti a lavorare quattordici, quindici ore al giorno, senza ferie, assistenza sanitaria, pensione. I magistrati infliggono pene più umane della crudele legge del taglione che alcuni popoli applicavano al ladro, mozzandogli la mano.
È altrettanto vero che ad ere di progresso seguono epoche anche lunghe di regresso, ma secondo Gian Battista Vico il processo storico è comunque una spirale che sale: ogni periodo negativo è migliore del precedente, e così ogni periodo positivo. Che dietro questo disegno ci sia Dio o la natura è questione di fede. Ciò che è certo è l’incontestabilità dell’evoluzione, dei raggi del sole, della civiltà.
Ognuno di noi può favorirla. Sì, renderla veloce come un ghepardo. Basta poco: impegnarci, secondo le nostre capacità, specificità, opportunità, per migliorare la qualità della vita materiale e spirituale per un numero di persone sempre più vasto, ovunque siano nate e ovunque abitino!
Questa è la civiltà!

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27 BRICIOLE DI COSTITUZIONEposted: 3/4/2019 at 17:57:25
27a Puntata 3-4-19
Le tasse
“Art. 53, Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva...”.
Vi sembrerà assurdo, ma proprio le maledette tasse rappresentano uno degli strumenti a favore dei più deboli: ogni cittadino dà allo Stato una quota di quel che guadagna per finanziare i servizi pubblici, la salute, la giustizia, lo studio, la sicurezza... attraverso ferrovie, ospedali, tribunali, scuole, poliziotti... Il nostro infatti è uno Stato sociale di diritto, che assiste il cittadino “dalla culla alla tomba”.
Folli non sono le tasse, ma il loro enorme numero e la percentuale del reddito che ognuno di noi è chiamato a versare: a volte rasenta il 50 %.
E poi l'Italia si divide in due parti: quelli che pagano le tasse e quelli che non le pagano. I primi sono lavoratori dipendenti e pensionati, che sono “costretti” a corrisponderle, perché a stipendio e pensione sono già sottratte le imposte; i secondi sono tutti coloro che percepiscono utili variabili, non individuabili a monte o a valle nel loro esatto ammontare, se non con la collaborazione del contribuente, che tace o dichiara molto meno di quanto incassa.
L'evasione raggiunge ormai più di cento miliardi di euro all'anno; se eliminata, potrebbe risanare l'intero bilancio statale.
Ed allora? Si potrebbe ridurre drasticamente la molteplicità dei balzelli e l'entità delle aliquote, cioè delle percentuali dell’introito da erogare, bloccandole ad un massimo del 20, 25 %. Bisognerebbe poi introdurre una rigorosa disciplina sanzionatoria, con gravi conseguenze per gli infedeli: multe salate, sequestro di beni mobili e immobili, di aziende, fino ai “ceppi” nei casi più gravi. Così si prenderebbero due piccioni con una fava: da una parte il cittadino preferirebbe sborsare, date la esiguità della somma rispetto alle entrate e la severità delle sanzioni; dall'altra l’erario riscuoterebbe più di adesso, in quanto l'evasione sarebbe circoscritta ai minimi termini. Infine le attuali ed inconcludenti Commissioni tributarie, i cui membri sono nominati discrezionalmente da dirigenti giudiziari, consigli comunali e provinciali, andrebbero sostituite da una magistratura tributaria di carriera, come quella ordinaria e amministrativa.

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